C'è un parte di me, la mia metà, che è perfida e cattiva.
Sento la violenza crescere dentro e non ho controllo sulla mia rabbia.
In quei momenti voglio uccidere: fare a pezzi un essere umano, dopo avergli tolto l'ultimo respiro.
Uomo o donna per me fa lo stesso: non faccio distinzioni di sesso io.
Allora comincio a cercare la mia preda.
Mi aggiro furtivo nei vicoli bui della città nella speranza di incontrare la vittima giusta.
Stasera ucciderò con una lama di rasoio affilata: adoro lo sgorgare del sangue caldo sulle mani.
Ecco ci siamo: di fronte c'è un anziano signore ha uno sporco botolo ringhioso al guinzaglio.
Mi avvicino con una scusa.
"Buona sera, che bel cagnolino, come si chiama?"
L'uomo mi guarda negli occhi e non proferisce parola, il cane invece inizia a ringhiare emettendo un suono come di rombo di tuono, poi mi si avventa digrignando i denti.
"Morte" si chiama così, dice d'un tratto il vecchio.
"Pùò farlo smettere di abbaiare mi rende nervoso" rispondo stringendo nel pugno il rasoio. Avrei sgozzato con immenso piacere anche il cane.
Il signore indica un punto per terra accanto a se e l'animale ci si accuccia con un gemito.
"Tu vuoi ucidermi te lo leggo in faccia e io sono d'accordo perchè non desidero che di morire". Dice mentre mi guarda con due occhi acquosi e tristi.
Io rimango interdetto per un attimo e lui continua a spiegare: "Ci sono solo due motivi per cui non mi sono ancora tolto la vita, il primo perchè me ne manca il coraggio e il secondo perchè non posso abbandonare il mio unico, vero amico: Morte. Io ti chiedo di uccidemi senza farmi subire atroci sofferenze e di prenderti cura di Morte fino alla morte. Me lo devi promettere."
"E tu ti fidi della promessa si un assassino?" gli chesi.
"Si" rispose.
Tiro fuori il rasoio dalla tasca e mi avvicino dolcemente alla sua gola: "non sentirai troppo male" gli dico per tranquillizzarlo, affondo la lama nella giugulare e il sangue sprizza con forza.
Il vecchio mi muore fra le braccia in pochi secondi e il cane che ha osservato tutta la scena in silenzio, non muove un muscolo.
Adagio il cadavere per terra e solo a a quel punto l'animale gli si avvicina per leccargli il viso.
Poi i nostri sguardi si incrociano e ci avviamo piano piano lungo il vicolo oscuro: io davanti e Morte subito dietro.

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