Da quando uscivamo insieme avevo fatto sesso solo con te amore, le mestruazioni erano in ritardo di tre giorni quando scoprii di essere incinta. Era una bellissima mattina di sole: ma io ero nel panico. Avevo comprato il test di gravidanza la sera prima ma non avevo avuto il coraggio di farlo; Angelo e Gaetano, i due amici, con cui condividevo l' appartamento all'università erano usciti prima di me.
Comunque il giorno dopo appena sveglia mi chiusi in bagno, con loro due fuori in ansia ad aspettare il risultato: "allora Anna siamo diventati zii oppure no?" E ridacchiavano felici. Loro non vedevano l'ora di averlo un nipotino evidentemente, ma io? Io un figlio proprio ora, no, non mi sentivo pronta,.
Mi mancavano tre esami e la tesi già iniziata ed avevo solo ventiquattro anni. Volevo girare il mondo con la mia laurea in lingue e non cullare un bebè giorno e notte.
Mi predisposi a pisciare sullo stick quando un bel + (più) apparve come per magia ad informarmi che dal quel momento im poi e per i nove mesi successivi dentro di me eravamo in due.
Ero talmente sconvolta che li per lì non avevo neanche la forza di parlare. Guardavo allibita il test nella speranza che quel maledetto + (positivo) potesse sparire da un momento all'altro.
"Anna allora?" Mi chedevano in coro Angelo e Gaetano di là dalla porta: "Sono incinta cazzo" risposi io con un filo di voce mentre uscivo dal bagno con in mano il test, poi con maggiore fermezza e guardandoli entrambi per evitare che esultassero ripetei. "Sono incinta cazzo, ma per il momento nessuno di noi tre deve farne parola con chiunque. Marco compreso".
Ci avrei parlato io dopo il famoso concerto di giovedì, non volevo turbarlo nella sua esibizione.
"Quindi acqua in bocca tutti e due voi, è chiaro?" Chiesi.
"Chiarissimo!" Risposero.
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