Allora amore mio come facevo a dirti che l'intruso era dentro la mia pancia? Io stessa non riuscivo a realizzare la sua microscopica presenza. Eppure lui era già pronto a lottare per sopravvivere: il mio stile di vita che comprendeva alcolici, sigarette ed altro non era certo il più adeguato per concepire una creatura. I miei amici, le mie lunghe notti in giro per la città, la mia vita: tutto mi pareva incredibilmente compromesso da questo piccolo embrione di uomo.
Ero certa che Angelo e Gaetano non avrebbero mai rivelato il mio segreto, anche se non stavano veramente più nella pelle. Mi chiedevano ogni cinque minuti come stavo e se avevo bisogno di qualcosa.
Altro che di qualcosa avevo bisogno.
Meno male che in quei giorni non ci vedevamo praticamente mai perchè eri impegnatissimo con le prove del gruppo: il concerto sarebbe stato il giovedì sera. Io cercavo di evitarti come la peste perchè credevo di avere la parola incinta scritta sulla fronte.
"... ma tu sei bella anche se i vestiti non ti stanno più .." cantava Venditti, che allora ascoltavamo parecchio, adesso non più.
Quando arrivai al "The Doors" mitico locale alternativo di allora eri sul palco a fare i suoni e a provare l'impianto.
Mi dicesti a malapena ciao con il tuo bel viso imbronciato e lo sguardo teso: un po' di paura prima dell'esibizione pensai e ti amai ancora di più.
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