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venerdì 25 marzo 2011

AMORE E ALTRE COSE - Capitolo III - ottava puntata

Mi voglio soffermare un attimo a pensare come vivevo le mie giornate in quel maledetto periodo. Mi svegliavo la mattina molto tardi, Marcolino era tra le braccia della tata e aveva già mangiato, poi se avevo la roba andavo in bagno a farmi e solo dopo venivo a svegliarti e di solito facevamo l'amore.
Nel pomeriggio passavo un po' di tempo con il piccolo mentre tu eri preso come sempre dalla musica, spesso lo portavo in sala prove per fargli ascoltare il papà. Tu lo prendevi in braccio e appoggiavi la sua manina sulle corde della chitarra per fare rumore. Marcolino si divertiva moltissimo. Tra poco il nostro ometto avrebbe compiuto un anno: cresceva meraviglioso lui. Tutto mi sembrava perfetto in quei momenti ma non era così: la droga ci stava pian piano avvelenando l'anima.
Per il compleanno di Marcolino, di cui i giornali avevano parlato visto che ormai il nome della band era conosciuto in Italia e iniziava a farsi sentire anche all'estero, facemmo una festa a casa nostra con tutti gli amici e fu bello come ai vecchi tempi.
Magari anche di più perchè tutti ci facevamo e poi stavamo le ore ad abbracciarci e coccolarci: uniti davvero anima e corpo.
Verso la fine dell'anno, era il 1986, partimmo per un tour che ci avrebbe portato in giro per l'europa e  il vostro  manager stava già organizzando il prossimo che sarebbe stato negli Stati Uniti.
La prima tappa fu Parigi e lì ci rendemmo conto che la roba stava diventando più importante di noi, fu un bene per me perchè da quel momento capii che avevo di fronte l'avversario più temibile e difficile da combattere. Così iniziò la mia guerra.

1 commento:

Anonimo ha detto...
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