Entrammo al pronto soccorso con il mio caro amico Gaetano che dava i numeri da quanto era agitato, io invece alternavo momenti di panico ad altri di quiete.
Solo non volevo mai che il nostro piccolo nascesse senza di te.
Appena sbrigate le formalità del ricovero mi sistemai nel mio lettino e chiesi a Tano di richiamare l' albergo per sapere se ti avevano rintracciato.
Mi portò buone notizie, eri già partito per raggiungermi amore mio: fortunatamente erano riusciti ad avvertirti.
Le contrazioni diventavano sempre più intense e dolorose ma noi tenevamo duro.
Quando entrasti trafelato nella camera dell'ospedale stavo urlando come una pazza, in preda a una contrazione particolarmente violenta.
"Amore cazzo quanto è doloroso fare figli" urlai mentre con gli occhi ti dicevo grazie di essere arrivato in tempo.
Con calma ti togliesti la giacca e sedesti avvicinando la sedia al mio letto.
"Ci sono piccola stai tranquilla, andrà tutto bene" mi dicevi accarezzandomi dolcemente la fronte sudata.
"Meno male che sei arrivato, sento che manca poco. Sta facendo il diavolo a quattro per uscire il nostro Marcolino. Sono stremata." Dissi mentre ti abbracciavo stretto stretto.
Arrivò l'ostetrica che ti fece indossare un buffo camice verde e una mascherina, dopo ci traseferimmo in sala parto.
Da quando eri arrivato anche i dolori continui e pressanti mi sembravano più sopportabili, a un certo punto esclamasti:
"tesoro sto vedendo i capelli del bambino" e insieme al medico e alle infermiere mi urlaste di spingere più che potevo, così lui uscì strillando come un disperato.
Sicuramente preferiva il mio ventre caldo e morbido a questo fracasso e alle luci abbaglianti.
Me lo dettero subito il mio fagottino, era ancora tutto sporco ma aveva una voce da tenore e il viso più bello che avessi mai visto. Era anche più bello di te amore. Figurati!
Alzai lo sguardo mentre stavano lavando Marcolino che continuava a urlare e ti vidi piangere.
"E' la cosa più meravigliosa del mondo" dicesti con la bocca appoggiata alla mia.
Quello fu un momento di pura, vera e unica felicità.
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