Ricordo di essere entrata nello scantinato dove facevi le prove insieme alla mia amica scema, che era innamorata del batterista. Tu stavi accordando la chitarra, non facesti neanche caso a noi: eri molto concentrato, ma quando hai sollevato lo sguardo i nostri occhi si sono fusi: mi sentivo scossa da quello sguardo triste e penetrante. Come può fissarmi così, pensai. Ma continuavamo a guardarci in silenzio.
Poi ti sei alzato, il soffitto dello scantinato era molto basso tu lo sfioravi con la testa. Mi sembrava di sognare, avevo bevuto quanche drink e ti chiesi una sigaretta. Dio mio quanto eri bello e fragile: sembravi un bambino un po' cresciuto che porta il broncio alla vita.
Mi avvicinai per accendere e dicesti: "stasera non sono nelle mie note. La mia donna" e indicasti la tua bella chitarra elettrica rossa, "non vuole farsi suonare: di solito con lei le note escono da sole."
"Sei molto fortunato" dissi. "Fai l'amore con il tuo strumento ma se non ci sono note allora non si può suonare. E' un rapporto molto complicato".
Mi guardasti di nuovo e mi regalasti il tuo primo sorriso. Era come respirare una boccata d'aria fresca: una miriade di piccole pagliuzze dorate brillavano nelle tue iridi azzurre come il mare.
Mi guardasti di nuovo e mi regalasti il tuo primo sorriso. Era come respirare una boccata d'aria fresca: una miriade di piccole pagliuzze dorate brillavano nelle tue iridi azzurre come il mare.
Ci ritrovammo seduti su due poltroncine spelacchiate e un po'ammuffite: il persistente odore di muffa avvolgeva i nostri primi approcci. Ci baciammo dolcemente e a lungo, mi piaceva assagggiare quella lingua vellutata, leccare le labbra morbide.
Eravamo due bambini di fronte ad un amore troppo grande e così siamo stati travolti da un ciclone che ci ha tolto la fame e il sonno.
Ma si sa, quando si ama troppo il confine che separa l'amore dall'odio è una linea impercettibilmente sottile.
Continua...
Post del 14.01.2011 ore 23.25

2 commenti:
domani vengo a controllare e a vedere se hai pubblicato il resto del racconto.
complimentoni per l'attacco, quella parte in cui citi tenco mi ha fatto quasi piangere.
sara
Io ho pianto mentre la scrivevo perchè quella canzone sono i rimpianti, gli anni passati,la solitudine. c'è tutto lì dentro e io la amo.
Grazie quanto mi fa piacere sentirti. Un bacino tutto per te.
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