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domenica 6 febbraio 2011

AMORE E ALTRE COSE - Capitolo II - terza puntata

Il locale si stava riempiendo di gente: non credevo tu avessi così tanti seguaci. Ci siamo lanciati uno sguardo e un bacio leggero, poi sei salito sul palco. Come una vera rockstar non hai salutato i tuoi fan con la mano ma con la chitarra, poi le bacchette del batterista, il tipo della Carlotta che era seduta accanto a me, dettero il tempo: uno, due, tre, quattro e inziò il primo pezzo.
Io ero accesa in volto quella sera, la gravidanza rende la nostra pelle liscia e luminosa ma i miei pensieri erano in subbuglio.
Per fortuna la musica ebbe la meglio, la seconda canzone era la mia preferita, "Momenti fragili" questo era il titolo. 
Era una ballade morbida e ritmata sulla storia d'amore di un uomo e una donna richiusi in un manicomio. Ogni volta che la ascoltavo mi venivano le lacrime agli occhi e tu mi prendevi in giro.
"La mia bambola dal cuore tenero..." dicevi.
Anche il nome del gruppo mi faceva impazzire: "Rock 'n roll Lovers".
Inoltre eri così orgoglioso di tutti i tuoi pezzi: testi e musiche originali, scritti da te e arrangiati con il gruppo.
E poi c'era un'altra cosa che mi piaceva tanto: avevi scritto i testi in varie lingue.
Quindi alcune canzoni erano in italiano, come la mia preferita, ma altre arano in francese, in inglese e in spagnolo. Eri davvero un grande, grandissimo artista con le palle.
Finito il concerto vedevo che mi cercavi in mezzo al pubblico, ti raggiunsi con una birra in mano e mentre mi baciavi appassionatamente presi la tua mano e la appoggiai sul mio ventre.
Poi mi avvicinai all' orecchio e ti sussurrai dolcemente: "abbiamo un intruso qua, dentro la mia pancia."




































































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